Una maggioranza che pensa poco ai cittadini

Una maggioranza che pensa poco ai cittadini

Continua il disinteresse della maggioranza sul tema delle politiche sociali, troppo impegnata com’è a discutere di provvedimenti inutili (nella migliore delle ipotesi) o pericolosi (nella peggiore) come le residenze fiscali non domiciliate.
Nell’ordine, nell’ultimo anno e mezzo, i sammarinesi hanno dovuto fare i conti col caro benzina, coi rincari dei generi alimentari, con il caro mutui, con il caro bollette e oggi, di nuovo, col caro benzina che è tornata a salire alle stelle, mentre l’AASS sta inviando con grande puntualità le bollette di gas ed energia elettrica di competenza dell’inverno scorso.
Centinaia e centinaia di euro in più di spese ogni mese per famiglie che continuano ad avere i propri redditi bloccati o aumentati (per effetto del rinnovo dei contratti) di cifre molto inferiori a quelle dell’inflazione. A cui la maggioranza risponde con una totale inazione, senza mettere in campo alcun provvedimento.
Nel corso dell’ultimo assestamento Repubblica Futura ha fatto tante proposte, come altre forze di opposizione, ma sono state “accettate” dalla maggioranza e dal Governo due inezie: un aumento di 10 euro degli assegni familiari ed una crescita della quota di mutuo prima casa coperto dal contributo pubblico. Su altre cose, come l’Icee o l’idea di aumentare lo sconto Smac su alcuni beni di prima necessità, hanno rimandato tutto a Decreti futuri che, se accadrà come in passato, probabilmente non verranno mai emessi. Il resto, tutto bocciato.
Bocciate in particolare le proposte per spingere, attraverso una politica fiscale facilitante, la contrattazione di secondo livello e l’erogazione di forme di welfare aziendale, che avrebbero potuto aumentare il potere d’acquisto dei cittadini e contribuire alla tutela dei salari. Bocciate le richieste per calmierare i mutui a tasso variabile, attraverso il coinvolgimento diretto del sistema bancario e la sospensione del pagamento delle quote capitale con contestuale allungamento delle scadenze. Bocciate le proposte per ridurre l’impatto delle bollette, reintroducendo un sistema tariffario progressivo che preveda importi più alti per chi consuma di più per ottenere le risorse necessarie a ridurli per chi consuma di meno. Bocciata, infine, l’idea di estendere gli assegni familiari anche ai disoccupati senza reddito e di differenziarne l’importo a seconda del reddito del richiedente.
Continuiamo a essere costernati di fronte a questo inspiegabile atteggiamento ed a questo essere sordi all’emergenza sociale che sta ripresentandosi nel Paese. Auspichiamo un immediato intervento sul costo dei carburanti, attraverso l’aumento della scontistica Smac, un provvedimento che, non modificando il prezzo alla pompa, non creerebbe problemi nei rapporti con l’Italia. Auspichiamo altresì la presentazione nella prossima finanziaria di un “pacchetto sociale” che contenga misure concrete e reali per far fronte al caro vita, soprattutto agendo sul fronte salariale con proposte che, attraverso l’intervento della politica fiscale, spingano le aziende ad erogare ulteriori aumenti rispetto a quelli concordati contrattualmente.
Repubblica Futura non mancherà di fare proposte e cercherà di continuare ad essere il punto di riferimento dei cittadini che chiedono al Governo di calarsi nella realtà che il Paese vive oggi, senza trionfalismi che non hanno senso di esistere.
Articolo precedente
Il governo e il tema della mobilità sostenibile 
Articolo successivo
Assestamento di bilancio: opposizione preoccupata

keyboard_arrow_up