Urla, liti e toni sopra le righe. Il panettone rischia di andare di traverso al governo.

Urla, liti e toni sopra le righe. Il panettone rischia di andare di traverso al governo.

Comunicati Stampa, News

La Reggenza sospende una seduta del Congresso di Stato in cui “i toni erano andati troppo sopra le righe” perché un Segretario di Stato aveva espresso “disappunto in maniera molto focosa”. 

Alla fine, anche la TV di Stato, solitamene ermetica sulle questioni interne a governo e maggioranza, è stata “costretta” a parlarne, probabilmente a causa di una esplicita richiesta da parte di qualche membro dello stesso Congresso di Stato interessato a fare uscire la notizia.

Ingiurie, accuse, parole irriferibili.

Il Direttore del Dipartimento Affari Interni si dimette con una posizione molto simile nella forma a quella del Direttore dell’Agenzia delle Entrate italiane, in cui si manifesta disagio verso posizioni del governo. Un quadro poco allegro in coda alle polemiche sul geologo – babbo, presidente – nell’ultima seduta del Consiglio Grande e Generale.

In questo contesto stona decisamente l’euforia del Segretario di Stato per le Finanze sui contenuti del report del Fondo Monetario Internazionale. Crescita, sostenibilità e inclusione sociale. 

Ignoriamo se ai tecnici del FMI è dato sapere che la Repubblica di San Marino è guidata da un governo in cui le liti, le lotte fra bande, le nomine di babbi, mogli, parenti a posizioni apicali dello Stato (sarà questo il concept inclusivo del governo?) sono ormai la norma. Non sappiamo se nel Report del FMI sono conteggiati i milioni di euro che Stato, AASS e sistema bancario hanno versato per salvare un’azienda che produce alluminio, ceduta poi a un investitore estero. Chissà poi se gli economisti di Washington hanno contezza dei mesi di cassa integrazione che purtroppo faranno nel 2025 altre aziende storiche nel settore dell’edilizia, oppure hanno contezza che a San Marino per una famiglia di lavoratori dipendenti acquistare una casa è diventata una missione impossibile.

Repubblica Futura, nell’imminenza del dibattito consiliare che porterà all’approvazione del bilancio 2025, chiede al governo un bagno di umiltà e realismo. È ormai evidente che vincere le elezioni non basta se non si ha un progetto di sviluppo del Paese.

Non si possono considerare lo Stato e l’Amministrazione pubblica come slot machine a cui attingere per soddisfare parenti, amici e raccogliere consenso clientelare.

Avere un elevato tasso di occupazione è un fattore positivo, più dovuto alle capacità dell’imprenditoria privata rispetto a meriti del governo che, ricordiamo, sono 5 anni che racconta al FMI la storiella che introdurrà l’IVA.

Il problema sono i salari che dovrebbero avere un aumento a fronte del generale incremento del costo della vita, dell’inflazione, dei tassi di interesse che i sammarinesi pagano per acquistare una casa, un’auto oppure per sostenere spese familiari. L’argomento è complesso e strategico per i cittadini e la politica dovrebbe dare il massimo per trovare una sintesi per un futuro migliore per la Repubblica.

Gli scontri, le risse e le urla a Palazzo provocano invece in prossimità delle festività di Natale una grande tristezza.

Lo scintillio dei cristalli Baccarat e le sonorità rock di Gordon Matthew Thomas Sumner a Parigi sono la luccicante suggestione di un governo a cui il panettone rischia di andare di traverso fra liti, ripicche, minacce e parenti, rispetto ai quali il futuro del Paese e le sorti dei cittadini sono un piccolo e trascurabile dettaglio e il FMI un amico che viene dagli Stati Uniti ogni tanto a cui raccontare qualche storiella per avere benevolenza e un voto decente in pagella senza studiare più di tanto.

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