“I soggetti vaccinati all’estero con un vaccino non autorizzato da EMA possono ricevere una dose di richiamo con vaccino a m-RNA […] a partire da 28 giorni e fino a un massimo di 6 mesi (180gg) dal completamento del ciclo primario […] Superato il termine massimo di 6 mesi dal completamento del ciclo primario con vaccino non autorizzato da EMA, così come in caso di mancato completamento dello stesso, è possibile procedere con un ciclo vaccinale primario completo con vaccino a m-RNA”
Questa la Circolare emanata nei giorni scorsi dall’Italia al riguardo del trattamento di chi ha effettuato vaccini non approvati da EMA (come Sputnik) per ottenere il Green Pass.
Tradotto: i sammarinesi che vogliono ottenere il Green Pass e hanno completato il loro ciclo vaccinale con Sputnik da meno di 6 mesi, se la “cavano” con una dose di vaccino Pfizer, per tutti gli altri occorreranno 2 dosi.
In una recente intervista, il Direttore Rabini si è detto “sorpreso” perché “le indicazioni che avevamo avuto erano altre […] il fatto di dover fare una terza dose booster, oltre i 6 mesi, con un vaccino ad m-RNA”.
Il Segretario Ciavatta, dal canto suo, ha detto che “Ad oggi rimaniamo fermi alle indicazioni che ci siamo dati con l’Italia, ossia di attendere almeno sei mesi prima di procedere con una terza dose. Richieste di altro tipo non ne sono arrivate. Abbiamo comunque già ricontattato tutti i nostri interlocutori al ministero”.
Di fronte a questo restiamo veramente basiti e senza parole.
Punto primo: la struttura sanitaria e la Segreteria alla Sanità erano al corrente di queste richieste provenienti dall’Italia e non hanno detto nulla ai sammarinesi? E non hanno predisposto nulla a livello comunicativo per predisporsi per questa terza dose? La prima cosa che degli amministratori dotati di senno dovrebbero fare è infatti, a nostro parere, mettere in moto una poderosa campagna informativa, date le prevedibili preoccupazioni che il “mix” vaccinale potrebbe creare nella popolazione: e invece nulla è successo, nonostante oggi scopriamo che erano già al corrente di questo “destino”.
Punto secondo: cosa aspettano gli amministratori della nostra sanità a predisporsi a livello organizzativo per fare la terza dose di vaccino a m-RNA a chi lo voglia fare? I 6 mesi sono già passati o stanno per passare per tanti cittadini sammarinesi (la gran parte dei quali ha completato il proprio ciclo vaccinale fra fine Marzo e metà Maggio), e molti di questi potrebbero avere premura di fare un’altra dose di vaccino (o forse, temiamo, altre due, vista la Circolare italiana) per ottenere il Green Pass (o per convinzioni sanitarie). Quale risposta sta dando la struttura sanitaria? Il nulla, tant’è che fra chi ha la fortuna di possedere anche la cittadinanza italiana (pur essendo residente a San Marino) molti si stannomuovendo autonomamente per vaccinarsi in Italia.
Punto terzo: questa Circolare non è altro che quanto era stato deciso e previsto nel primo Decreto Legge italiano che ha concesso la “deroga” ai sammarinesi all’uso del Green Pass fino al 15 ottobre (poi prorogato al 31/12): era chiarissimo fin da quel momento che i sammarinesi vaccinati Sputnik, se avessero volutoil Green Pass, avrebbero dovuto fare un ciclo vaccinale (1 o 2 dosi) con un vaccino approvato da Ema. I nostri governanti, anziché predisporsi a livello comunicativo e organizzativo, come sopra indicato, hanno preferito fare come le cicale, disinteressarsi della questione e fare come se nulla fosse cercando improbabili deroghe temporanee: ed oggi ci ritroviamo con un bel problema sulla testa.
Punto quarto: come si fa ad essere sempre, costantemente, dietro a rincorrere gli eventi anziché anticiparli? In questi mesi non c’è mai stata una volta che la nostra Segreteria alla Sanità e la nostra Segreteria agli Esteri non si siano trovati spiazzati da decisioni italiane che hanno poi dovuto cercare di “limitare”. Possibile che i rapporti diplomatici siano ad un livello così scadente, al punto tale da ritrovarsi le Circolari senza nemmeno saperlo? Non è ora che qualcuno pensi alle dimissioni?
Ancora una volta noi non possiamo che notare e far notare ai cittadini l’incapacità e l’approssimazione di chi ci sta (s)governando da oramai due anni. Rapporti con l’Italia rovinati, incapacità di prevenire i problemi, debiti fuori controllo ma tanti selfie e tantissima propaganda: questo è quello che hanno saputo proporre ai sammarinesi in questo periodo. Se non cambierà qualcosa in fretta, temiamo molto per il futuro.