Ricordate il reato di molestie sessuali che tanto ha fatto discutere per la sua introduzione nei mesi trascorsi? Quando arrivò in aula Repubblica Futura aveva presentato un emendamento che toglieva la “riprensione” quale pena comminabile. Il motivo è molto semplice: chi commette molestie non può cavarsela con una sgridatina, sia essa del Comandante della Gendarmeria o di un giudice.
Salvo le vibranti proteste di Gian Nicola Berti, in aula sembrò ci fosse comunanza di visione, poi però l’emendamento fu bocciato. Durante la legge omnibus, allora, in Commissione Finanze, abbiamo riproposto, come anche Rete, lo stesso emendamento per abrogare la “riprensione”. Il PSD per bocca di un suo esponente di punta, Silvia Cecchetti – Presidente della Commissione Finanze – e Libera, attraverso interventi di vari suoi consiglieri e del Vice segretario Luca Boschi, ci dissero che condividevano appieno il principio ma non sarebbe stato giusto approvare tale modifica nella legge “omnibus” o “finanziaria” che dir si voglia, ma che, essendoci già un provvedimento di modifica del codice penale ormai giunto in Commissione 1, quella sarebbe stata la sede nella quale noi avremmo potuto ripresentare l’emendamento con l’impegno di votarlo anche da parte della maggioranza. Ovviamente intanto la maggioranza compatta in Commissione Finanze lo ha bocciato.
Oggi siamo arrivati al momento della verità: Repubblica Futura e il Movimento Rete hanno ripresentato l’emendamento per abrogare la “riprensione”. Volete sapere come è andata? Emendamento bocciato! Con buona pace di Silvia Cecchetti, di Libera, di Boschi e del PSD.
Cari signori, noi viviamo ancora in un mondo in cui una parola è una parola. Evidentemente per voi non è così ma questo non dovete spiegarlo a noi, semmai ai cittadini di San Marino. Smettetela con gli slogan e rendete conto dei vostri voti e delle vostre azioni, i Sammarinesi sanno capire bene i vostri continui voltafaccia.